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Caratteristiche. Il corpo è allungato, basso e compresso ai lati. La bocca è grande e obliqua. Sono presenti una piccola spina sul capo, davanti a ciascun occhio, e una spina velenosa su ogni opercolo. Le pinne dorsali sono due. La prima, più corta, ha di solito cinque o sei robuste spine velenose, la seconda è composta da raggi molli. La pinna ventrale è più lunga della seconda dorsale. Il dorso è giallo grigiastro, i fianchi hanno una caratteristica striatura diagonale e il ventre è più chiaro. Sulla prima pinna dorsale c'è una grossa macchia nera.

Può raggiungere una lunghezza di quaranta centimetri. Vere e proprie ghiandole velenifere sono presenti alla base dei raggi della prima pinna dorsale e della robusta spina che c'è sull'opercolo. Il veleno non è mortale, ma, se l'esemplare è di grandi dimensioni, può essere ugualmente molto pericoloso, perché arriva a stordire un uomo. E se quest'uomo è sott'acqua, come potrebbe essere appunto il caso di un subacqueo, le conseguenze della puntura potrebbero essere catastrofiche. Se la ferita è ben curata, non dovrebbero sussistere preoccupazioni di alcun genere, mentre potrebbero verificarsi danni permanenti, come paralisi locali, nel caso sopravvenisse un'infezione della parte malata; un'eventualità, purtroppo, da non trascurare. La cura migliore è comunque quella di immergere la ferita nell'acqua più calda che sì può sopportare, perché il calore distrugge il veleno dei trachinidi. La riproduzione avviene nella tarda primavera e in estate e le uova fluttuano insieme con il plancton. 
Dove vive. È comune nel Mediterraneo e nell'Atlantico orientale dal Marocco alla Norvegia. Vive semi sepolta e comunque appoggiata sui fondali di sabbia e di fango compresi tra i dieci e i cento metri. Spesso si apposta nelle radure di sabbia circondate dagli scogli e ciò la rende pericolosa per i subacquei che si possono immergere nelle vicinanze mentre, ignari della sua presenza, si accingono a esplorare le tane della zona in cerca di prede più pregiate. Può capitare, infatti, che se la Tracina si sente in pericolo non aspetti di essere attaccata, ma assalga lei per prima il presunto nemico, colpendolo ripetutamente con i pungiglioni della dorsale.