A sud dell'isola di Ponza, nella baia di Zannone è stato effettuato un ritrovamento di grande valore storico. A 42 metri di profondità è stata avvistata e recuperata un'ancora di 3 metri del peso di oltre una tonnelata risalente all'epoca borbonica. Ancora una volta il fondale cristallino dell’isola di Ponza ci regala una visione di quello che segretamente custodisce da secoli.
Nuotano tra Ponza e Palmarola ormai da qualche giorno e, complice il bel tempo, sono in molti ad avere avvistato due balene che quotidianamente emergono e regalano il loro tradizionale "sbuffo".
Non è un fenomeno frequente ma era già capitato in passato, quello che stupisce è la loro lunga permanenza intorno all'isola. In passato c'erano stati dei passaggi dei grossi mammiferi, adesso da una quindicina di giorni si aggirano sempre nello stesso tratto di mare. La loro presenza sta richiamando anche degli appassionati per una gita a Ponza fuori stagione.
Un altro sito archeologico di Ponza è stato riportato alla luce. Finalmente è possibile visitare anche la cisterna romana del Corridoio. L'inaugurazione della cisterna romana è avvenuta il 25 giugno alla presenza del sottosegretario ai beni culturali, archelogici e turismo, Antimo Cesaro. A fare gli onori di casa il sindaco Vigorelli.
A volte, i miracoli accadono! Dopo 65 anni del tragico siluramento del piroscafo "Santa Lucia" è stato rintracciato l'unico superstite, ancora in vita, del quale si ignorava completamente l'esistenza.
Si tratta dell'ex carabiniere Vincenzo Moretti, un arzillo vecchietto di 88 anni, che, per 65, si era chiuso nel riserbo più assoluto, preferendo dimenticare quel tragico evento di cui era rimasto vittima a soli 23 anni, il 24 luglio 1943. Lui, Regio Carabiniere, appartenente al presidio di stanza a Ponza, imbarcatosi sul Santa Lucia, con altri 14 commilitoni, usufruendo lella "licenza agricola" che, all'epoca, si concedeva ai militari per consentir loro di aiutare i familiari nella raccolta del grano.